Giulia Eleonora Palmas è una fotografa documentale il cui lavoro indaga la soglia tra memoria e presenza, tra ciò che permane e ciò che si dissolve nell’impercettibile scorrere del quotidiano. Il suo sguardo si esercita nel riconoscere l’eccezione dentro l’ordinario e l’ordinario dentro l’eccezione, come a voler decifrare i segni minimi attraverso cui l’esistenza si manifesta e si ritrae.
La sua formazione, condotta in maniera indipendente, si nutre di un dialogo costante tra pratica e riflessione, tra il gesto dell’osservare e quello del restituire. Nel suo percorso, la fotografia diventa non solo strumento di indagine personale ma anche spazio di incontro: un modo per costruire confronto e sguardo condiviso, per ampliare la propria percezione attraverso l’altro. Partecipa a corsi e workshop per approfondire la dimensione tecnica e visiva, tra cui il workshop Magnum con Emin Özmen a Istanbul, esperienza che consolida la sua ricerca sulla tensione tra realtà e rappresentazione, tra testimonianza e introspezione.
Nel 2026 prenderà parte alla mostra collettiva “The Water and the Wind: Remember Your Name”, allestita nel Laberinto Patagonia. L’esposizione, articolata attorno ai quattro elementi — acqua, aria, terra e fuoco — e a un quinto principio, quello della connessione universale, trova un naturale contrappunto nel suo progetto dedicato al vulcano Stromboli.
In esso, il percorso dal fuoco all’uomo si configura come una meditazione sull’origine e sul ritorno: un’indagine sulla materia primordiale che ci plasma e ci richiama, sull’intreccio ineludibile tra creazione e appartenenza, sull’intimo legame che unisce l’essere umano alla sua terra.
La sua pratica si sviluppa come un processo in divenire, volto a esplorare nuove forme di narrazione visiva e a ridefinire il confine tra documento e percezione.